Un’annata straordinaria. Non si può definire altrimenti la vendemmia svizzera del 2018 che, con un totale di 111 milioni di litri, fa segnare un aumento di 32 milioni rispetto al 2017 (+40%) e torna ai livelli registrati nel 2011. Le principali cause: una primavera senza gelate tardive, un’estate torrida e una maturazione dell’uva molto precoce, con un anticipo medio della vendemmia di due settimane. Le uve sane e dal tenore zuccherino elevato lasciano inoltre presagire un’annata eccezionale anche dal profilo organolettico.
Se la superficie viticola in Svizzera è rimasta pressoché invariata (14'712 ettari, -0.2%), lo stesso non si può dire del consumo complessivo di vino, in calo del 2,2% rispetto all’anno precedente (244 milioni di litri, circa 38 bottiglie da 0.75 lt a persona). Una diminuzione che tocca però il vino straniero (154.5 milioni di litri, -4.5%), mentre quello svizzero è sempre più apprezzato (+2,5 milioni di litri per un totale di 89,3 milioni). In crescita infine anche la quota di mercato del vino svizzero che si attesta al 36,6 per cento (+1,6 %).