La Turchia nella morsa dell’inflazione

La Turchia è alle prese con una delle peggiori crisi economiche della sua storia. A causa dell’inflazione, i prezzi negli ultimi mesi sono saliti a ritmi vertiginosi e molte persone si sono ritrovate da un giorno all’altro in povertà.

Ufficialmente, il tasso oscilla tra il 40 e il 50%, ma secondo diversi esperti l’inflazione reale sfiora ill 100%. Non sono bastate a cambiare le cose misure come l’aumento dei salari minimi e l’introduzione di un tetto al prezzo degli affitti, messe in atto dal Governo che è guidato dallo stesso Erdogan (la carica di primo ministro è stata abolita nel 2017)

Secondo alcuni sondaggi, l’economia è la principale preoccupazione dei cittadini e potrebbe avere un ruolo decisivo nell'orientare il voto alle presidenziali e parlamentari di domani (domenica 14 maggio).

Una parte della popolazione ritiene che la crisi nasca dalla congiuntura, altri puntano invece il dito contro lo stesso Erdogan, da sempre risolutamente contrario ad alzare i tassi d’interesse.

Proprio sul tema dei prezzi ha puntato Kemal Kılıçdaroğlu, il leader del partito popolare repubblicano (CHP) e principale sfidante del presidente, che si è presentato in video tenendo in mano una cipolla.