I repubblicani hanno mancato il loro appuntamento alle Midterm, perdendo il treno per la rivalsa e dissipando le loro speranze di rivincita per la seconda metà del mandato. Mentre il partito si lecca le ferite, i media dipingono l'ex presidente Donald Trump come il vero perdente di queste elezioni. Ma è stato davvero sconfitto? E quanti - tra i nuovi deputati e senatori - lo sostengono ancora?
Lo scrutinio non è ancora completo, ma secondo il New York Times e il Washington Post i trumpisti più leali sono ancora molti. Sono i cosiddetti deniers, come vengono chiamati negli Stati Uniti: i negazionisti della vittoria di Joe Biden del 2020. Tra chi nega esplicitamente la vittoria democratica e chi invece insinua dubbi o pretende nuove indagini. Secondo le due testate, tra i 180 e i 200 neoeletti si annoverano tra le fila dei negazionisti, raggiungendo un contingente che supera più della metà di tutti i repubblicani della Camera; nel Senato invece, hanno trovato meno spazio.
Trump, lo sconfitto delle Midterm
Telegiornale 13.11.2022, 21:00
Malgrado sia così largamente diffuso ed insediato nel Congresso, il trumpismo sembra lentamente avviarsi sul sentiero del tramonto. È tuttavia veramente così? Le considerazioni di Massimiliano Herber, inviato RSI da Washington, allontanano conclusioni affrettate.
È vero, "la sconfitta è davvero grossa e inoltre" sottolinea Herber "i repubblicani hanno perso proprio laddove Trump aveva scelto e imposto i suoi candidati". Tuttavia "sono anni che diciamo che siamo vicini alla fine dell'era Trump (...) e lui puntualmente, come l'araba fenice, risorge" ricorda.
L'attenzione va quindi rivolta al prosieguo delle prossime settimane, all'atteggiamento dei finanziatori del partito, "se decideranno di puntare su un altro cavallo", e soprattutto su Donald Trump stesso. Intanto il tycoon ha annunciato un importante appuntamento per martedì sera in Florida. Quali sono le sue intenzioni? Cosa farà? Correrà ancora per la Casa Bianca?
E se lo facesse, come reagirà la base del partito? Supporterà un nuovo candidato, tradendo la fiducia del l'ex presidente? "Ecco, questo non lo sappiamo: quello che però possiamo dire è che forse, ancora una volta, è davvero prematuro assicurare che il futuro del partito repubblicano non sarà più trumpiano" è la lucida conclusione.