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La maschera dell'incertezza

Le discussioni su quando, dove, come e perché indossare la mascherina protettiva dividono l'Europa

  • 28 luglio 2020, 21:14
  • Ieri, 18:51
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Il disorientamento sull'uso delle mascherine

EBU/AP/Keystone/Gettyimages 28.07.2020, 21:13

Di: Gis 

Il grande tema sull'utilizzo o meno della mascherina assedia il continente europeo, e non solo, dall'inizio della pandemia di coronavirus. Le discussioni su quando, dove, come e perché indossare una protezione sul viso hanno dimostrato come l'approccio alla gestione della crisi sanitaria presenti delle lacune.

La stessa Organizzazione mondiale della sanità (OMS) - che inizialmente sosteneva che non vi fossero prove scientifiche a sostegno dell'uso della mascherina da parte di soggetti sani - ha fatto dietrofront e a giugno invece ha invitato a coprirsi il volto in pubblico laddove non sia possibile rispettare il distanziamento sociale.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ne aveva sempre relativizzato l'utilità, si è presentato sia su Twitter sia conferenza stampa con una mascherina protettiva.

A ciò si aggiunga che nelle ultime settimane ogni Stato europeo ha adottato politiche diverse al riguardo. Un esempio su tutti: la Gran Bretagna. Qui, dopo che il Governo britannico aveva dato segnali contrastanti sulla decisione, da venerdì scorso l'uso obbligatorio della mascherina è stato esteso a: negozi, stazioni, banche, uffici postali e qualsiasi esercizio commerciale.

Il Belgio invece, vista la crescita dei casi, ha reso obbligatorie le mascherine anche negli spazi aperti. In Spagna le norme cambiano in base alla regione e ai nuovi focolai: Catalogna, Aragona, Murcia, e altre località tra cui le Baleari, hanno introdotto l'obbligo di coprirsi il volto indipendentemente dalla distanza sociale.

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Ginevra, mascherine anche nei negozi

Telegiornale 28.07.2020, 14:30

E la Svizzera? Come tanti altri paesi inizia a muoversi in questo senso: da martedì 28 luglio è entrato in vigore l'obbligo della mascherina nei negozi e in aeroporto a Ginevra. È il terzo cantone romando (dopo Giura e Vaud) ad aver deciso in tal senso. Obiettivo: contrastare l’aumento dei contagi da coronavirus in corso da alcune settimane.

Manuel Battagay, membro della Task Force nazionale Covid-19, ha dichiarato domenica di essere favorevole ad allargare l'obbligo di coprirsi il volto nei luoghi chiusi, per esempio nei negozi. Una meta finale a cui arriveranno tutti per vie diverse? "La risposta è sì", secondo Emiliano Albanese, direttore dell'Istituto di salute pubblica dell'Università della Svizzera italiana. "Andremo verso un utilizzo della mascherina anche nei luoghi pubblici non affollati", conclude.

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A Ginevra il triste primato del Covid

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