Jeremy Corbyn schiera ufficialmente il partito laburista, di cui è a capo dal 2015, a favore di un secondo referendum che determini o meno l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.
Ratificata dai vertici martedì e nel contempo comunicata agli iscritti con una lettera aperta, la decisione contempla pure una ferma opposizione a un'intesa ritenuta dannosa per il paese o, peggio, a un divorzio senza accordo.
Il 70enne rompe così gli indugi dopo settimane di tentennamenti e rinvii dovuti soprattutto al fatto che anche nelle file della sua formazione l'ipotesi della permanenza in seno al consesso comunitario sia considerata con scarso entusiasmo.
ANSA/dg