Libano, intensificati i raid aerei

Intensi bombardamenti aerei hanno colpito oggi, mercoledì, la periferia meridionale di Beirut. Una decina di attacchi israeliani sull’area, che rappresenta un bastione di Hezbollah, hanno portato alla distruzione di vari edifici. Un’incursione è stata inoltre diretta contro un ufficio dell’emittente filoiraniana Al-Mayadeen: lo ha reso noto lo stesso canale televisivo, specificando che l’immobile era stato evacuato prima dell’attacco.

L’agenzia libanese Ani ha definito gli attacchi aerei come “i più violenti” dall’inizio del conflitto aperto, un mese fa, fra Israele e i miliziani di Hezbollah. Varie incursioni sono state poi lanciate su Tiro, dopo un ordine di evacuazione emesso dalle forze israeliane per alcuni quartieri di questa millenaria città nel sud del Libano.

Nelle scorse ore Hezbollah ha confermato la morte di Hachem Safieddine, il presunto successore di Nasrallah alla guida dell’organizzazione islamista libanese. Ieri l’esercito d’Israele aveva riferito della sua uccisione, a inizio ottobre, dopo un attacco nei pressi della capitale libanese.

I miliziani filorianiani hanno intanto esploso più di 130 proiettili contro il territorio d’Israele, come reso noto via Telegram dallo stesso esercito dello Stato ebraico. Per parte sua Hezbollah sostiene di aver colpito in un lancio di razzi “un sito industriale militare” nella periferia di Tel Aviv di aver raggiunto “con precisione” tale obiettivo.