L’Alta corte di giustizia di Seul, chiamata a statuire in appello sulla condanna per corruzione dell’erede di Samsung Lee Jae-Yong, ha deciso per il rilascio dell’uomo dopo un anno di detenzione.
Il tribunale ha infatti voluto sospendere la pena a cinque anni di carcere alla quale Lee era stato condannato in prima istanza l’agosto scorso, in una vicenda che aveva portato anche alla destituzione dell’allora presidente sudocoreana Park Geun-hye, ancora oggi alla sbarra per presunta corruzione.
Il 49enne erede di uno dei maggiori conglomerati industriali del mondo era in carcere dallo scorso febbraio dopo che i giudici di primo grado avevano ritenuto che il sostegno finanziario di Samsung a entità nelle mani di Choi Soon-sil, amica, confidente e consigliera dell’ex presidente, andavano considerati come corruzione.
Reuters/AFP/Swing