L'erede dell'impero Samsung, Lee Jae-Yong (insieme ad altri quattro alti dirigenti del produttore di smartphone), sarà incriminato per i reati di corruzione e frode nell'ambito del complesso scandalo su corruzione e influenza politica che ha colpito la presidente della Repubblica Park Geun-hye (ora sotto procedura di impeachment) e la confidente Choi Soon-sil (in stato di arresto).
Il leader de facto del gruppo Samsung, nonché vicepresidente di Samsung Electronics "è accusato di corruzione, abuso di beni sociali, occultamento di beni all'estero (...) e falsa testimonianza", ha detto Lee Kyu-Chul, portavoce della task force impegnata sul caso.
L'accusa formale, quasi certamente, porterà Lee a comparire davanti a un tribunale causando l'ennesimo contraccolpo a un gruppo che pesa un quinto dell'economia sudcoreana. Samsung si sta ancora riprendendo dal disastro economico causato dalle batterie difettose (ed esplosive) dei suoi smartphone.
AFP/M. Ang.