Il Governo libico di unità nazionale (GNA), che fa capo a Fayez al-Sarraj, ha annunciato martedì sera che sospenderà la sua partecipazione ai lavori di una commissione militare congiunta a Ginevra, sotto l'egida dell'ONU, dopo le ripetute violazioni della tregua. "Annunciamo la sospensione della nostra partecipazione ai colloqui militari che si svolgono a Ginevra fino a quando non saranno adottate posizioni ferme contro l'aggressore (Khalifa Haftar) e le sue violazioni", viene evidenziato in una nota.
Confermata al vertice internazionale del 19 gennaio a Berlino, la commissione militare congiunta è composta da cinque membri in rappresentanza della GNA e altrettanti in rappresentanza del feldmaresciallo Khalifa Haftar, le cui forze cercano di impadronirsi di Tripoli dallo scorso aprile.
Martedì pomeriggio, il porto di Tripoli e al-Shaab, un porto secondario, sono stati il bersaglio di oltre 15 razzi, nonostante l'entrata in vigore a gennaio di un cessate il fuoco poco rispettato dalle forze avversarie in Libia.
Secondo Amin al-Hachemi, portavoce del Ministero della Salute, tre civili sono stati uccisi e altri cinque feriti. "È chiaro che l'obiettivo del bombardamento sistematico delle zone residenziali, dell'aeroporto e del porto, oltre al blocco totale degli impianti petroliferi, è quello di provocare crisi per i cittadini in tutti gli aspetti della loro vita", ha dichiarato in un comunicato.