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"L'incoronazione? Una vetrina anche per noi anti-monarchici"

Crescono le spinte repubblicane nel Regno Unito - Il leader "anti-corona" Graham Smith: "Coinvolgere la gente per promuovere un referendum"

  • 5 maggio 2023, 19:58
  • 20 novembre, 11:22
03:33

SEIDISERA del 05.05.2023: l'intervista a Graham Smith, di Lorenzo Amuso

RSI Info 05.05.2023, 17:54

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Amuso/Red.MM 

La cerimonia di incoronazione di re Carlo III e della regina consorte Camilla si svolgerà domani, sabato, all'interno dell'Abbazia di Westminster a Londra. La cerimonia verrà diffusa dai media di mezzo mondo – anche su RSI LA1 a partire dalle 11.00 – e sono moltissime le persone che si riverseranno nella capitale per seguire l’evento. E tra queste ci saranno anche persone vestite di giallo: non saranno lì per manifestare il loro sostegno al sovrano, ma anzi per fischiare al suo passaggio.

L’iniziativa è promossa dagli antimonarchici: nel Regno Unito sono infatti in crescita coloro che non capiscono più il senso di questa istituzione anche dopo i vari scandali che hanno travolto la corona.

Sembra un paradosso, ma il Paese è in fatti nel mezzo di una transizione storica che registra nuove spinte repubblicane, proprio quando si prepara a festeggiare il nuovo sovrano.

Graham Smith è il leader del movimento antimonarchico e ai nostri microfoni spiega che questa è un’occasione per rilanciare il no alla corona: “C'è stato un cambiamento. Alcuni sondaggi ci danno oltre il 30%. Dipende da quali domande vengono poste. Solo cinque anni fa il consenso alla monarchia era attorno al 75%, ora è al di sotto del 60%. E anche la percentuale di chi pensa che la monarchia sia un'istituzione positiva è scesa al 52%. Quindi non si tratta di un tracollo istantaneo, ma esiste una chiara tendenza che va contro la monarchia”.

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Re carlo III

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“Carlo viene visto come parte di una famiglia discutibile”

Con la morte della regina Elisabetta è venuta meno quella deferenza che Smith liquida come servilismo nei confronti della famiglia reale, travolta negli ultimi anni da scandali e dissidi interni. “Ritengo che i principi Andrea e Harry abbiano fatto un danno enorme alla Corona. – aggiunge Smith – Penso che gran parte del calo di consenso derivi proprio dai dubbi su chi siano queste persone. In passato la gente era disposta a sospendere il giudizio sulla regina, ritenendola estranea a ciò che stava succedendo. Un lusso non concesso a Carlo, che viceversa viene visto come parte di questa discutibile famiglia”.

Per l'incoronazione, Smith annuncia proteste: a Trafalgar Square e lungo il percorso della processione reale, gli attivisti anti-monarchia, vestiti di giallo, per essere più riconoscibili, esporranno cartelli contro il sovrano fischiando il suo passaggio: “Di certo non abbiamo intenzione di interrompere il corteo. Abbiamo già parlato diverse volte con la polizia che non ha sollevato obiezioni sulla nostra iniziativa. Quello che intendiamo fare è contrastare questa grande campagna di autopromozione, rendendo esplicito alla stampa mondiale che non siamo un paese di soli monarchici e che esiste una crescente opposizione che chiede un'alternativa”.

Approfittare della vetrina per promuovere la causa repubblicana

L’idea degli anti-monarchici è di approfittare della platea globale, per promuovere la causa repubblicana con l'obiettivo, ancora lontano nel tempo, di ottenere un voto sulla monarchia. “Il punto è che dobbiamo coinvolgere la gente. Questa causa deve essere spinta dall'opinione pubblica, non può essere un progetto politico. Non possiamo aspettare che siano i deputati a dare il via al dibattito. Dobbiamo portare l'opinione pubblica dalla nostra parte e usare quella pressione sui parlamentari e sul governo affinché si arrivi ad un referendum”, conclude Graham Smith.

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