A Londra e in diverse altre regioni del Regno Unito, oggi (lunedì) la temperatura ha superato abbondantemente i 40 gradi. Una prima volta nella storia delle rilevazioni meteo. Un nuovo record di caldo che ha creato non pochi problemi, anche ai trasporti.
E proprio Londra è diventato oggi uno dei luoghi più torridi e soffocanti al mondo, con temperature record, superiori addirittura a quelle registrate - nelle stesse ore – nel Sahara occidentale o nei Caraibi. Il termometro nella capitale britannica è salito più che a Kingston o ad Atene, superando abbondantemente i 40 gradi.
Un primato assoluto per il Regno Unito, che ha costretto il Met Office, il servizio meteo britannico, ad emettere per la prima volta nella sua storia l’allerta di colore rosso. Il livello più alto di allarme, per un’ondata di calore, potenzialmente pericolosa per la vita dei più vulnerabili.
Per sfuggire alla calura in migliaia hanno preso d’assalto le spiagge nel sud del Regno. Chi viceversa è dovuto rimanere in città si è dovuto arrangiare in qualche modo. Ripiegando principalmente nei parchi, completamente ingialliti, bruciati dal sole, in cerca di un po’ di fresco, come raccontano le persone davanti alle telecamere della RSI.
"E’ un momento difficile. Soprattutto la notte non si riesce a dormire, perché fa troppo caldo. Mi devo cospargere il corpo di ghiaccio perché non si respira. Oggi è davvero troppo". "Vivo a Londra, sono in pausa pranzo: non ho mai vissuto nulla di simile. Non mi lamento ma oggi è davvero una follia".
Le aree più colpite dalla calura sono quelle che da Londra si estendono a nord, fino a Manchester e York; mentre tutto il resto del Paese – tra oggi e domani – resterà comunque soggetto a un'allerta arancione.
"Il problema è che molti di noi non hanno l’aria condizionata a casa, e diventa difficile resistere alle alte temperature. Ma al di là di questo, amo questo clima, mi piace stare all’aperto e il sole mi fa stare bene".
Numerosi gli inviti alla prudenza: sconsigliato uscire di casa, soprattutto nelle ore più calde. Molte le scuole rimaste chiuse.
Forti disagi anche nei trasporti pubblici: la metropolitana ha viaggiato a velocità limitata, le ferrovie hanno ridotto i servizi. E l’aeroporto di Luton ha sospeso i voli per circa un’ora, in seguito al surriscaldamento eccessivo della pista d’atterraggio.