Il coronavirus sta mettendo a dura prova Manaus, capitale dello Stato brasiliano di Amazonas. La città ha attualmente il maggior tasso di mortalità fra i 27 capoluoghi del paese e conta oltre 100 decessi al giorno. Per gestire l’emergenza, le autorità sono costrette a stipare i corpi dei defunti in camion refrigeranti in attesa di essere sepolti. Presso il cimitero di Nossa Senhora Aparecida sono state scavate lunghe fosse per seppellire i cadaveri (comunque in bare individuali e contrassegnate).
Il picco della pandemia non è ancora arrivato ed è atteso in maggio. Tuttavia, le capacità dei reparti di terapia intensiva sono già occupate al 90% e si teme che ad essere maggiormente colpite dal virus saranno le popolazioni indigene della regione, che vivono in località isolate, spesso senza vie di comunicazioni facilmente accessibili.
Per cercare di limitare i danni, il Governo centrale guidato da Jair Bolsonaro ha promesso di costruire ospedali da campo per le comunità indigene, ma per il momento i progetti non sono ancora partiti.