Un uomo, dall'aspetto straniero e che ha apparentemente agito da solo, ha aperto il fuoco con un fucile d'assalto nel casinò di un grande resort di Manila, di fronte all'aeroporto, ha appiccato un incendio a un tavolo da gioco e ha riempito di gettoni il sacco che portava in spalla. L'autore della sparatoria "non ha ferito direttamente nessuno", non ha preso ostaggi ed "è ancora in fuga", ha detto il comandante della polizia nazionale filippina, dopo che le forze dell'ordine hanno ripreso il controllo della situazione. Un testimone citato dall'agenzia Reuters rilevava però dal tetto della struttura si alzava del fumo. Diversi vetri sono andati in fratumi. La Polizia ha però escluso una nuova sparatoria.
Secondo Ronald de la Rosa, non ci sono indizi che facciano pensare a un attacco terroristico: l'uomo non ha mirato ai presenti e la rivendicazione dell'autoproclamato Stato islamico, che ha attribuito il gesto a un "lupo solitario" a lui fedele, sarebbe "solo propaganda". Il movente potrebbe anzi essere la rapina. Quel che è certo e che gli spari hanno suscitato il panico nella struttura, teatro di un fuggi fuggi generale. Stando a fonti ospedaliere, almeno 13 persone sono state curate per sintomi da intossicazione e fratture.
pon/Reuters/AFP