Gli incendi sull'isola di Maui continuano il loro cammino. La conta delle vittime - 67 secondo gli ultimi aggiornamenti - è provvisoria: per ora vengono infatti computati solo i cadaveri ritrovati fuori dagli edifici, mentre le ricerche all'interno non sono ancora iniziate. Il bilancio finale è dunque destinato ad aggravarsi e la tragedia già si delinea come la peggiore nella storia dell'isola. Attualmente risultano irraggiungibili almeno un migliaio di persone.
Le fiamme hanno costretto 11'000 abitanti a lasciare le proprie case e quasi 15'000 turisti a lasciare l'isola. Gli incendi hanno anche danneggiato la rete elettrica: la fornitura è precaria e anche i collegamenti telefonici sono instabili. La città di Lahaina - importante centro turistico ed ex capitale del Regno delle Hawaii nel XIX secolo - è quasi interamente distrutta, con oltre 1'700 edifici andati perduti.
Intanto montano le polemiche intorno al sistema di allerta, che fino ad oggi le autorità consideravano un vanto delle Hawaii e tra i più avanzati al mondo, con circa 400 sirene installate in tutto l'arcipelago per avvisare dell'arrivo di uno tsunami o di altre calamità naturali. Molti residenti hanno dichiarato di non avere sentito suonare alcuna sirena: sono fuggiti quando le colonne di fumo erano già alte nel cielo. E anche i registri indicherebbero che non vi è stata alcuna attivazione del sistema.
Incendi alle Hawaii, il bilancio si aggrava
Telegiornale 11.08.2023, 20:00