"L'impegno degli Stati Uniti a fornire all'UE altri 15 miliardi di metri cubi di Gnl (gas naturale liquefatto) quest'anno è un grande passo (nella direzione dell'indipendenza energetica dalla Russia).Questo sostituirà la fornitura di Gnl che attualmente riceviamo dalla Russia. E guardando al futuro, l'Europa lavorerà per assicurare una domanda stabile di ulteriore Gnl statunitense almeno fino al 2030. Puntiamo a circa 50 miliardi di metri cubi all'anno". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella sua dichiarazione congiunta con il presidente degli USA Joe Biden.
Accordo tra Washington e Bruxelles per la fornitura di gas
Telegiornale 25.03.2022, 13:30
Intanto, il vicecancelliere tedesco Robert Habeck in conferenza stampa a Berlino ha affermato che "la dipendenza tedesca dall'energia russa diminuisce molto velocemente: sul fronte del carbone siamo passati dal 50% al 25%, sul petrolio dal 35 al 25%, e sul gas dal 55 al 40%. Sono solo tappe intermedie", ha continuato il ministro dell'Economia e del clima, spiegando che il Governo "ha imboccato la via giusta".
La posizione dell'Ungheria
Venerdì mattina, però, dal fronte europeo si alza una voce fuori dal coro: quella del premier ungherese Victor Orban. Sollecitato dal leader di Kiev a dire chiaramente che tipo di rapporto vuole continuare ad avere con la Russia, Orban risponde definendo "inaccettabili" le sanzioni imposte dai Paesi occidentali sull'energia. "L'85% del gas e più del 60% del petrolio in Ungheria provengono dalla Russia", spiega il premier, sottolineando come l'imposizione di sanzioni nel comparto energetico si tradurrebbe in un rallentamento significativo dell'economia nazionale. Se si decidesse questo, prosegue, "saremmo noi a pagare il prezzo della guerra". E l'Ungheria, avverte, "non è la sola a pensarla così".
USA-UE accordo sul gas
SEIDISERA 25.03.2022, 19:30
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