SIn Russia sono vietate, ma stanno proliferando anche a causa della guerra, tanto che una legge le potrebbe regolamentare a breve. Sono le cosiddette PMC, le compagnie militari private. La più tristemente famosa è la Wagner group, fondata dal controverso imprenditore russo, chiamato il “cuoco” di Putin, Evgeny Prigozhin. Un gruppo che conterebbe attualmente più 50mila uomini, perlopiù carcerati mandati ora al fronte nel Donbass e non solo. Recentemente gli Stati Uniti la hanno definita una organizzazione terroristica.
Redut Antiterror, i mercenari segreti
Tra le compagnie più influenti e più segrete con compiti esteri c’è anche il gruppo Redut Antiterror. Conterebbe tra le sue fila circa cinquemila uomini e sarebbe legato al Dipartimento delle difesa russo e al servizio segreto militare GRU. La sua sede si trova a Kubinka vicino a Mosca, nei pressi della sede della 45a brigata delle forze speciali aviotrasportate russe.
Sembrerebbe essere fondata nel 2008, da ex membri dei servizi segreti, ma la sua fondazione è forse anche precedente. Redut Antiterror era inizialmente attiva nel Caucaso, in ex Yugoslavia, in Iraq, in Afghanistan e anche in Siria dove aveva anche il compito di presidiare pozzi controllati dall’azienda russa Stroytransgaz (di proprietà dell’oligarca Gennady Timchenko), ma Redut oggi è attiva anche in Ucraina. All’inizio della guerra infatti i mercenari del gruppo sono entrati dalla Bielorussia passando dalla centrale nucleare di Chernobyl. Erano incaricati di condurre un'operazione segreta a Kiev col fine di far cadere la leadership ucraina e sequestrare gli uffici dei servizi segreti. In tutto contavano più di mille uomini.
Quel finanziatore “segreto”
Oggi grazie a un audio diffuso dal sito anticorruzione gulagu.net del dissidente russo Vladimir Osechkin si può fare chiarezza su chi ci sia dietro. Nell’audio di 29 minuti, si sente il vice comandante di Redut, nome in codice ”Salekh”, che rivela più volte il nome di Oleg Deripaska. L’oligarca viene definito come il finanziatore principale del gruppo. “Lui - dice Salekh- ha persino comprato mezzi corazzati per il personale, tutto è fornito da Deripaska, nuovi caschi e giubbotti antiproiettile, non è necessario portare la propria attrezzatura”.
Osechkin è anche conosciuto per aver intervistato e avere canali diretti con ex membri della Wagner “pentiti”, disertori russi scappati dall’Ucraina. E nel tempo ha raccolto molto materiale e testimonianze sul campo, recentemente ha ricevuto un pacco con materiali, registrazioni video e audio che fanno luce su questa unita segreta.
Chi è Oleg Deripaska?
Per Agathe Duparc, giornalista investigativa dell’ONG Public Eye ed esperta di Russia, Deripaska è sicuramente una delle figure più importanti e influenti vicini a Putin “Possiamo dire che è davvero uno dei più grandi oligarchi russi di oggi, ha una fortuna di quasi 3 miliardi di dollari. Con il suo un gruppo industriale Basic Element È attivo nelle materie prime, nelle costruzioni, nelle infrastrutture, nell’energia. Davvero, è un gruppo enorme. Pensate che solo con la sua azienda di alluminio Rusal impiega quasi 61.000 persone in Russia. Per questo può permettersi di fare certe critiche. Infatti - spiega Duparc - all’inizio del conflitto lo abbiamo visto criticare la guerra in Ucraina”.
Ma per molti queste critiche non sono nient’altro che una facciata. Derispaska è sotto sanzioni dal 2018 negli Stati Uniti per la sua vicinanza con Putin e per la sua implicazione nella guerra. La sue imprese infatti "forniscono componenti, materiali e rifornimenti militari alle forze armate della Federazione Russa”. Inoltre è proprietario della Military Industrial Company, un importante fornitore di armi delle forze armate russe.
Gli affari svizzeri di Deripaska
Dal 13 aprile 2022 anche la Svizzera ha adottato sanzioni contro di lui e alcune delle sue aziende. E in Svizzera negli anni Deripaska ha fatto affari, molti affari. “In Svizzera, attraverso la società Rasperia Trading Limited, possiede una quota del 27% dell’azienda Strabag SE, ditta di costruzioni e di opere pubbliche austriaca proprietaria della Strabag Suisse. spiega ancora Duparc. “Negli anni scorsi in Svizzera ha vinto diversi appalti pubblici importanti, ad esempio quello per il rifacimento della stazione di Winterthur e molti altri”.
E all’inizio della guerra la ditta si è distanziata da Deripaska, lasciandolo senza dividendi, ma lui non ha mai venduto le sue azioni e ha citato in giudizio la ditta proprio per questa misure. E a Zugo sono ancora attive due filiale della sua ditta di alluminio Rusal: la RUSAL Products GmbH e la RUSAL Marketing GmbH.
Ma in Svizzera Deripaska ha fatto anche altri affari.“C'è anche la sua società EN+, spiega Duparc, in cui la multinazionale elvetica delle materie prime Glencore è tuttora azionista del 10,5%, Glencore voleva distanziassi ma sino ad ora da quello che so non lo ha mai fatto”.
Recentemente un ex alto funzionario dell'FBI è stato arrestato a New York per i suoi legami con Deripaska, Deripaska che in settembre è stato anche accusato di aver violato le sanzioni. Vedremo, inoltre, se questi presunti legami diretti dell’oligarca russo con la guerra avranno conseguenze anche alle nostri latitudini.
Gli altri legami con la guerra di Deripaska
La filiale cipriota dell’azienda Rusal, controllata da Oleg Deripaska, era nota per avere una licenza mineraria esclusiva presso la cava LLC Glukhiv Quarzites (Banitsky). Il giacimento di Banitsky, nel distretto di Glukhiv, nella regione di Sumy, in Ucraina: contiene quarzite unica costituita da silicio di alta qualità (99%). Prima della guerra forniva questo prezioso materiale quasi esclusivamente alla Russia, oltre il 90% finiva nell’industria della difesa attraverso un’altra società l'Ural Silicon sempre di Deripaska. La stessa fabbrica di Deripaska ha venduto silicio allo stabilimento meccanico JSC Novosibirsk "Iskra", l'impianto importante nel settore degli appalti della difesa statale.
Timchenko lo “svizzero, l’altro grande finanziatore
Un altro grande finanziatore di Redut Antiterror sarebbe Gennady Timchenko, altro oligarca strettamente legato alla Svizzera, oltre alle sue aziende attive nelle Confederazione, lui aveva la sua villa a Cologny nel canton Ginevra. Stando sempre a Vladimir Osechkin, avrebbe creata un società di sicurezza per il suo impero del gas Stroytransgaz, che ha assunto grandi contratti in Medio Oriente, soprattutto in Siria. E successivamente, su suggerimento di Timchenko, sarebbe stata integrata nella PMC Redut Antiterror. Gli uomini della comapagnia avrebbe fornito supporto logistico e di difesa delle strutture e dei convogli. Il quotidiano russo ora attivo all’estero Novaya Gazeta ha inviato una richiesta a Stroytransgaz, chiedendo loro un commento e di dire in quali strutture in Siria lavorano gli uomini della compagnia privata. Stroytransgaz ha risposto di non aver nulla a che fare con la compagnia.