Milwaukee pronta a incoronare Donald Trump

Un’ex grande città industriale rilanciatasi dopo la crisi della “rust belt”, in uno dei sette Stati in bilico (il Wisconsin) dove Donald Trump è dato ora in leggero vantaggio su Joe Biden, dentro un grande e moderno complesso sportivo (il Fiserv Forum, ”casa” dei Bucks campioni NBA nel 2021), dove campeggiano il simbolo del partito - l’elefante - e le immagini del 45mo presidente degli Stati Uniti che vuole diventare anche il 47mo.

Così Milwaukee accoglie da lunedì a giovedì la convention repubblicana che incoronerà il magnate quale candidato ufficiale del partito per le elezioni di novembre, dopo il trionfo delle primarie che lo hanno visto conquistare oltre il 90% dei delegati a disposizione.

Sopravvissuto al tentativo di assassinio in Pennsylvania, durante l’ultimo dei suoi comizi prima di questo appuntamento, Donald Trump è arrivato nella città sul Lago Michigan con un giorno di anticipo sull’avvio dei lavori. L’evento è stato confermato nonostante gli spari esplosi dal 20enne Thomas Matthew Crooks.

Il 78enne sarà probabilmente accolto da sostenitori ancora più infervorati e tutto il mondo guarderà alla convention, dall’esito scontato, con in testa l’immagine di Trump con il volto insanguinato e il pugno alzato al cielo, circondato dagli uomini del Secret Service sul palco di Butler.

“Non dovrei essere qui, dovrei essere morto”, ha detto nell’ultima intervista, concessa al New York Post durante il volo che lo ha condotto a Milwaukee, con l’orecchio ferito bendato. Al Washington Examiner ha anticipato invece che terrà un discorso completamente diverso da quello che aveva in testa per giovedì. Dopo quanto accaduto sabato, ora più che mai è favorito per ritornare alla Casa Bianca dal 2025, all’insegna dello slogan “Make America Great Once Again!” che fa il verso a quello della vittoria del 2016.

Quello della designazione, accompagnata da 100’000 palloncini bianchi, rossi e blu, e del discorso sarà il momento culmine della kermesse in Wisconsin. I primi tre giorni saranno invece consacrati a grandi temi: nell’ordine economia, sicurezza pubblica e sicurezza nazionale.

C’è però attesa anche per la scelta da parte di Trump di colui o colei che lo affiancherà nella corsa, il candidato vicepresidente. I tre nomi che ricorrono maggiormente sulle bocche dei commentatori sono quelli dell’autore e senatore dell’Ohio J.D. Vance, fra i primi a gettare benzina sul fuoco domenica, accusando i democratici di aver favorito l’attentato con la loro retorica anti-Trump, del governatore del North Dakota Doug Burgum e del senatore della Florida Marco Rubio, influente nella comunità “latina”. Il prescelto si rivolgerà a sua volta alle migliaia di partecipanti alla convention.

Milwaukee attende 50’000 persone e già prima dell’attentato a Trump il piano di sicurezza era impressionante: interi perimetri in città sono isolati da griglie metalliche e presidiati dagli agenti del Secret Service, garante della protezione delle personalità più importanti, che malgrado le polemiche per il fallimento o presunto tale di Butler assicura di essere totalmente preparato per questa circostanza.

A due ore di distanza c’è Chicago, dove i democratici si daranno appuntamento dal 19 al 22 agosto per ufficializzare il nome del loro “campione”, Joe Biden, a meno di passi indietro dell’81enne attuale inquilino della Casa Bianca.