Almeno 35 persone, fra cui donne e bambini, sono morte e decine di altre sono rimaste ferite - secondo un bilancio del Governo di Hamas a Gaza - in un attacco aereo israeliano su un campo che accoglieva civili sfollati nei pressi di Rafah, nel sud della Striscia.
Stando alla Mezzaluna rossa locale - che conferma l’attacco e prevede un pesante bilancio - l’area colpita è una di quelle destinate ad accogliere le centinaia di migliaia di palestinesi in fuga dalla città bersaglio della preannunciata offensiva dello Stato ebraico, vicino al confine con l’Egitto.
La zona era stata designata come “umanitaria” proprio dalle forze armate israeliane, che ora comunicano l’intenzione di verificare l’accaduto. In una prima reazione, sostengono di aver attaccato “bersagli legittimi secondo il diritto internazionale (guerriglieri di Hamas, ndr), usando armi di precisione e sulla base di accurate informazioni di intelligence”. L’attacco avrebbe tuttavia provocato un incendio estesosi al campo.
Il portavoce presidenziale dell’Autorità nazionale palestinese, Nabil Abu Rudeineh, ha condannato il raid su Rafah definendolo “un massacro che supera ogni limite”. Il portavoce ha sottolineato “l’urgente necessità di un intervento per fermare immediatamente i crimini commessi contro il popolo palestinese”, e ha chiesto all’amministrazione statunitense di “costringere Israele a fermare questa follia e questo genocidio che sta commettendo a Gaza, in particolare a Rafah”.
I missili israeliani hanno colpito domenica anche nel sud del Libano, uccidendo sette combattenti di Hezbollah e due civili.
Annunciata un’indagine israeliana
La procuratrice generale militare israeliana, la generale Yifat Tomer Yerushalmi, ha da parte sua affermato che il raid su Rafah è “sotto indagine”. “I dettagli del grave incidente - ha spiegato - sono ancora sotto inchiesta, che ci impegniamo a portare avanti al massimo”.
Ha poi aggiunto che “sono aperte 70 inchieste dalla Polizia militare per sospetti incidenti criminali durante la guerra”. Tra queste c’è anche quella sul centro di detenzione militare di Sde Teiman dove sono rinchiusi i miliziani di Hamas catturati dal 7 ottobre in poi, tra cui quelli dell’Unità Nukheba di Hamas, responsabile dell’attacco ai kibbutz a ridosso di Gaza.
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Notiziario 27.05.2024, 10:00
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RG 12.30 del 27.05.2024 - Il servizio di Michele Giorgio
RSI Info 27.05.2024, 12:29
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Telegiornale 27.05.2024, 12:30
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