Un'altra firma del giornalismo americano finisce nel turbine delle accuse di molestie sessuali: il New Yorker ha licenziato Ryan Lizza, corrispondente del magazine da Washington, dopo che una donna ha denunciato un suo comportamento inappropriato.
Lizza nega l'accusa, sostenendo che la decisione di licenziarlo "è stata fatta precipitosamente e senza un'indagine completa dei fatti rilevanti. Un terribile errore". Ma sia il prestigioso periodico che il legale della vittima hanno replicato che la descrizione degli eventi è accurata.
Il giornalista è stato un'istituzione del press corp della capitale. È stato il corrispondente da Washington per il New Yorker dal 2007 al 2017.
ATS/MABO