Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha affermato di sentirsi "arabo", "gay", "lavoratore migrante", sabato durante la conferenza stampa inaugurale dei Mondiali in Qatar, a Doha. "Oggi mi sento qatarino, oggi mi sento arabo, oggi mi sento africano, oggi mi sento gay, oggi mi sento disabile, oggi mi sento lavoratore migrante", ha riferito nel proprio discorso introduttivo.
Gli organizzatori della Coppa del Mondo in Qatar sono oggetto di violente critiche sui diritti umani e la discriminazione, in particolare dal movimento LGBTQ, con l'avvicinarsi dell'inizio del torneo previsto per domani.
Il numero uno del calcio mondiale ha inoltre denunciato “l’ipocrisia” delle “lezioni morali” dell’Occidente. “Quello che sta succedendo è profondamente ingiusto – ha affermato – Le critiche sono ipocrite e per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3'000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3'000 anni prima di dare lezioni di morale agli altri”.
"Anche io sono stato discriminato"
Infantino ha poi fatto riferimento alla sua storia personale: “So cosa vuol dire essere discriminato, molestato, in quanto straniero. Da bambino sono stato discriminato (in Svizzera), perché avevo i capelli rossi e le lentiggini: io ero italiano e parlavo male il tedesco".
"Fra le grandi aziende che guadagnano miliardi in Qatar, quante hanno risolto la questione del destino dei lavoratori migranti? Nessuna, perché un cambio di legislazione equivale a minori profitti. Ma noi l'abbiamo fatto", ha detto, in conferenza stampa, prima di chiedersi: "Perché nessuno riconosce questo progresso?".
I perdenti del Mondiale
RSI Info 11.11.2022, 09:53
“Nessuna discriminazioni per LGBT”
Il Qatar è molto criticato dalle organizzazioni umanitarie per il trattamento riservato ai lavoratori migranti, in particolare nei settori dell'edilizia, della sicurezza e del lavoro domestico, nonché dai movimenti LGBTQ. Accuse respinte con forza dalle autorità, che sottolineano di avere riformato le leggi sul lavoro. Gli organizzatori del Mondiale assicurano che i membri della comunità LGBTQ saranno accolti senza discriminazioni, nonostante le leggi che criminalizzano i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso nel Paese.
Sui diritti degli LGBTQ, Infantino, presidente della Fifa dal 2016 e unico candidato alla propria successione nel 2023, ha assicurato che le autorità del Qatar gli avevano dato la garanzia che "tutti" sarebbero stati "i benvenuti" durante i Mondiali. "Se qualcuno dice il contrario, non è l'opinione del Paese, e non è l'opinione della Fifa", ha detto.
“Tifosi possono sopravvivere senza birra”
In merito all’annuncio dato ieri che l’alcol sarà vietato nel perimetro degli stadi – una scelta arrivata a sorpresa, ordinata dalla famiglia reale, dopo che nelle scorse settimane c’erano state aperture in merito alla consumazione di birra prima e dopo le partite, ndr. – Infantino ha aggiunto che “i tifosi sopravviveranno anche senza birra per tre ore. In Francia, come Spagna o in Scozia”.
La fabbrica della Coppa del mondo
Telegiornale 18.11.2022, 21:00
Il podcast dell'informazione RSI sui mondiali in Qatar:
Un posto al sole per il Qatar
RSI Info 18.11.2022, 19:00
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