Le truppe israeliane hanno ucciso quattro palestinesi (due a Gaza e altrettanti in Cisgiordania) e ne hanno feriti altri 150 venerdì, nel corso delle proteste scoppiate dopo la decisione del presidente americano Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Un agente di frontiera israeliano è stato accoltellato in maniera non grave a Ramallah da un palestinese. L'aggressore, secondo il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, indossava una cintura esplosiva ed è stato colpito a sua volta dagli agenti israeliani accorsi in aiuto del commilitone.
Gli scontri nella Striscia di Gaza dopo la preghiera del venerdì
Gli scontri tra i manifestanti palestinesi e l'esercito dello Stato ebraico sono scoppiati al termine delle preghiere del venerdì, in località della Cisgiordania e a Gaza, vicino alla linea di demarcazione. Le agenzie palestinesi Maan e Wafa parlano di "decine di feriti" a Qalandiya (nord di Gerusalemme), nel villaggio di Kafr, ad Hebron, a nord di Betlemme ma anche a Nablus, Jenin, e Tulkarem.
ATS/M. Ang.