L'esercito russo sta cercando a tutti i costi di stringere la presa sulla regione di Luhansk, nel Donbass (a est), dove ha intensificato la sua offensiva con l'obiettivo di "distruggere tutto", secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La situazione nel Donbass è estremamente difficile", ha riconosciuto martedì sera l'ex attore: "Tutte le forze che l'esercito russo ha ancora sono state gettate nella mischia per l'offensiva" poiché "vogliono devastare ogni cosa".
La cartina multimediale con i territori contesi giorno per giorno dall'inizio del conflitto
RTS/RSI 25.05.2022, 14:21
Dal canto suo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito che “continueremo l'operazione militare speciale fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi", sottolineando che Mosca si sta preparando a portare a termine una lunga offensiva in Ucraina. Secondo lo Stato maggiore ucraino delle forze armate, Mosca ha fatto un uso maggiore della sua forza aerea per supportare le sue truppe di terra: "A causa della mancanza di missili ad alta precisione, il nemico cerca di distruggere le infrastrutture critiche e militari in Ucraina con qualsiasi mezzo".
Mosca tenta l'affondo decisivo a est
I russi circondano Severodonetsk e Lysychansk, due località separate da un fiume e che costituiscono l'ultima sacca di resistenza ucraina. Mercoledì sono in atto combattimenti per il controllo della città di Lyman, importante nodo ferroviario la cui cattura costituirebbe un progresso significativo in questi tentativi di accerchiamento.
Mercoledì poco dopo le 6.00 le truppe di Mosca hanno lanciato missili pure su Zaporizhia, uccidendo almeno un civile e ferendone altri tre. Uno dei razzi è stato abbattuto dalla contraerea ucraina. La notizia è stata confermata dall’amministrazione militare regionale della città. Anche Kramatorsk è stata bombardata, senza mirare a obiettivi militari: sono stati infatti centrati palazzi situati esclusivamente in aree residenziali. Non vi sono ancora dei dati sul numero dei civili uccisi o feriti.
Un condominio situato a Kramatorsk raso al suolo dai russi mercoledì mattina
Il Ministero della Difesa ucraino ha parlato anche di intensi combattimenti in prossimità delle località di Popasna e Bakhmut, la cui caduta darebbe agli invasori il controllo di un importante crocevia per lo sforzo bellico ucraino. In questo contesto, Kiev ha esortato l'Occidente a fornire più armamenti. "L'offensiva di Mosca nel Donbass è una battaglia spietata, la più grande sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale. Invito i nostri partner ad accelerare la consegna di armi e munizioni", ha affermato martedì il ministro ucraino degli Affari esteri Dmytro Kuleba.
E mentre nella metropoli orientale di Kharkiv (1,5 milioni di abitanti prima dell’aggressione delle truppe del Cremlino) si tenta il ritorno alla normalità riattivando la metropolitana, Washington aumenta la pressione sulla Russia decidendo di porre fine da subito a un'esenzione che consente a Mosca di pagare i propri debiti in dollari- Lo ha annunciato martedì il Tesoro americano. Questa decisione potrebbe far precipitare in default la Russia ancor più velocemente.