La commissione elettorale britannica ha annunciato martedì di aver inflitto un'ammenda di 61'000 sterline alla campagna "Vote Leave", a favore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Il gruppo partigiano della Brexit ha violato le norme sulle spese elettorali non rispettandone il tetto massimo di 7 milioni (le uscite furono di 7,5) e intrattenendo una collaborazione di nascosto con un altro gruppo, denominato "BeLeave".
Quest'ultimo aveva investito 675'000 sterline attraverso una società specializzata nella raccolta di dati per influenzare i votanti in modo mirato, collegata a Cambrigde Analytica, nota per il suo ruolo nell'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Di questi fondi, 625'000 sterline venivano proprio da "Vote Leave".
Due persone, David Halsall e Darren Grimes, sono state segnalate alla polizia per aver fornito false dichiarazioni. Il portavoce di "Vote Leave" nega qualsiasi malversazione e si dice sicuro che le prove raccolte dalla commissione saranno invalidate.
Due anni fa i britannici si pronunciarono a favore della Brexit con il 51,8% dei suffragi.
pon/ATS