Sono riprese le manifestazioni non autorizzate contro il colpo di Stato in Myanmar che ha rovesciato il Governo di Aung San Suu Kyi. Numerosi insegnanti salutano con tre dita, in segno della resistenza alla dittatura militare. Altri gruppi indossano abiti rossi, ossia del colore della Lega per la democrazia. Le forze dell’ordine stanno usando da ore i cannoni ad acqua per cercare di disperdere i manifestanti.
Intanto la Nuova Zelanda ha sospeso i contatti politici e militari ad alto livello con il Paese: la premier Jacinda Ardern ha precisato che saranno bloccati i visti ai vertici dell’Esercito e che saranno interrotti gli aiuti che potrebbero favorire le Forze armate. Il Paese diventa così il primo al mondo a isolare la giunta dopo il colpo di Stato.
La crisi birmana sarà al centro della riunione convocata martedì dal Consiglio per i diritti dell’Uomo dell’ONU: tra i 28 Paesi favorevoli a questo vertice ci sono anche gli USA, che hanno annunciato di voler tornare a far parte dell’organismo da cui l’amministrazione Trump li aveva ritirati.
Notiziario 6.00 del 9.2.2021 - Myanmar: blocchi dalla Nuova Zelanda
RSI 09.02.2021, 08:01
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