Non si fermano le proteste in Myanmar contro il colpo di Stato di inizio febbraio e continua a salire anche il bilancio dei morti, con oltre 700 civili uccisi, di cui più di 80 nella sola giornata di venerdì a Bago, nel sud est del Paese.
Allo stesso tempo aumenta l’intensità degli scontri, con i militari che aprono il fuoco con munizioni letali e impiegano l’aviazione e i manifestanti che in alcuni casi rispondono con bombe artigianali. Una avrebbe ucciso una dozzina di militari a bordo di un camion sabato, mentre domenica mattina un ordigno è esploso all’esterno di una banca di proprietà dell’esercito ferendo una guardia. Una decina di poliziotti sarebbero invece stati uccisi nell’assalto a un commissariato nel nord del Paese.
Myanmar, oltre 80 manifestanti uccisi
Telegiornale 11.04.2021, 14:30