Almeno altri 36 morti sono stati registrati ieri in Myanmar, all'indomani del giorno più sanguinoso che il Paese abbia vissuto dal colpo di Stato militare del primo febbraio: il bilancio complessivo delle vittime sale così a quota 459. Lo riporta l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).
Secondo l'organizzazione no profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, nella giornata di domenica sono state uccise 13 persone, mentre le altre 23 erano state uccise nei giorni scorsi ma sono state conteggiate solo ieri.
Come è noto, il bilancio di sabato è stato il più pesante dall'inizio delle proteste anti golpe, con almeno 114 vittime civili in 24 ore. Finora sono state arrestate nel Paese 2'559 persone.
Già ieri (domenica) la comunità internazionale aveva fortemente condannato le violenze e chiesto a da più parti alla giunta militare di fermare il bagno di sangue.
RG 12.30 28.03.2021 - Il servizio di Loretta Dalpozzo
RSI Info 28.03.2021, 14:56
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