La giunta militare in Myanmar, al potere dopo il colpo di Stato dello scorso 1° febbraio, ha ordinato venerdì il rilascio di oltre 23'000 prigionieri per ripulire le strutture sovraffollate, una pratica comune nel Paese che coincide con le festività importanti del calendario birmano. Tra i detenuti liberati figurano anche 55 stranieri.
Intanto le proteste contro il nuovo Governo, che ha intensificato gli arresti degli oppositori, non si placano e le forze dell’ordine sono intervenute sparando proiettili di gomma contro alcuni manifestanti nel sud del Paese. Almeno cinque persone sono rimaste ferite.
Neanche l’annuncio di Washington di nuove sanzioni contro i golpisti ha moderato le azioni dei militari. Anche il social network Facebook ha deciso di intraprendere un'azione contro "le false informazioni" diffuse dai militari, riducendo la visibilità dei contenuti.
I giovani si mobilitano in Myanmar
Telegiornale 10.02.2021, 21:00