La giunta militare che ha preso il potere in Myanmar con un colpo di stato lo scorso febbraio ha concesso un'amnistia generale a 23'000 detenuti comuni per il Capodanno buddista, una pratica comune nel paese che coincide con le festività importanti del calendario birmano. Tra i rilasciati non vi sarebbero però manifestanti e oppositori arrestati in questi mesi di proteste.
Myanmar fra repressione e resistenza
Modem 16.04.2021, 08:20
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Alcuni gruppi per i diritti umani temono che il gesto di clemenza sia anche un pretesto per svuotare le celle per far posto agli oppositori. Finora il regime militare ha incarcerato almeno 3'100 oppositori. Circa 900 erano stati rilasciati in occasione della festa delle forze armate.
Intanto, non si placano le proteste per le strade e aumenta anche l'intensità degli scontri, con le forze dell'ordine che aprono il fuoco sulla folla e i manifestanti che rispondono con bombe artigianali. Stando alle statistiche dell'Assistance association for political prisoners (AAPP) da febbraio i civili uccisi sono stati 728.