È slittata almeno a martedì, ufficialmente “per motivi tecnici”, una riunione dei capi di stato maggiore delle forze armate degli Stati che fanno parte della Comunità economica dell’africa occidentale (Ecowas) prevista per oggi ad Accra, la capitale del Ghana. Nella riunione i capi militari dovevano discutere delle varie opzioni possibili per il dispiegamento di una forza di intervento in Niger allo scopo di ristabilire l’ordine costituzionale.
La decisione di intervenire militarmente è già stata presa “in linea di principio”, ma senza indicare tempi e modalità. Alcuni dei paesi con le migliori capacità militari – Mali e Burkina Faso – sono dalla parte dei golpisti e minacciano di uscire dall’organizzazione in caso di attacco; altri – come Capo Verde - sono scettici, pur non sostenendo apertamente la giunta. Inoltre un’azione militare potrebbe provocare, per rappresaglia, la morte del deposto presidente Bazoum, le cui condizioni di detenzione già preoccupando la comunità internazionale. Bazoum, che sarebbe tenuto con pochissimo cibo e medicinali, ha ricevuto oggi la visita del suo medico, stando a fonti confidenziali che hanno contattato l’Agence France Presse, ma non si hanno dettagli sulle sue condizioni.
Intanto una delegazione di capi religiosi musulmani dalla Nigeria è atterrata all'aeroporto internazionale di Niamey, la capitale del Niger, dove conta di incontrare membri della giunta golpista. Anche in Nigeria - potenza regionale dell’Africa Occidentale e Paese che detiene la presidenza dell’Ecowas - varie voci politiche si sono levate per chiedere al presidente Tinubu di riconsiderare un eventuale intervento contro i golpisti.
Anche l'assemblea parlamentare dell'Ecowas si sta preparando ad inviare una delegazione a Niamey.

SEIDISERA
SEIDISERA 12.08.2023, 18:00
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