Niger, i militari nominano un nuovo governo

Il regime militare emerso da un colpo di Stato in Niger ha formato un governo, secondo un decreto del nuovo uomo forte del Paese, il generale Abdourahamane Tiani, letto alla televisione nazionale mercoledì sera.

Il governo di 21 membri, annunciato poco prima di un cruciale vertice dei vicini dell'Africa occidentale ad Abuja, è guidato dal Primo Ministro Ali Mahaman Lamine Zeine, nominato lunedì.

Il Consiglio è composto da 20 ministri. I ministri della Difesa e dell'Interno sono generali del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria che ha preso il potere, rispettivamente il generale Salifou Mody e il generale Mohamed Toumba.

Questo governo segna il consolidamento del regime militare da quando ha rovesciato il presidente eletto Mohamed Bazoum il 26 luglio scorso e sembra essere un segno di sfida nei confronti dei leader della Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (ECOWAS), che si riuniranno, oggi, giovedì ad Abuja per valutare la situazione in Niger.

Dal vertice sono attese “decisioni importanti”, secondo l’organizzazione regionale che, per ripristinare l’ordine costituzionale in Niger, ha ribadito la propria preferenza per i canali diplomatici, pur non escludendo la possibilità di usare la forza per riportare il presidente Bazoum in carica.

I militari che hanno compiuto il colpo di Stato considerano l'ECOWAS un'organizzazione "al soldo" della Francia, ex potenza coloniale e loro principale obiettivo da quando hanno preso il potere. Mercoledì hanno accusato l'ECOWAS di aver violato lo spazio aereo nigerino, chiuso da domenica, con un aereo dell'esercito francese proveniente dal Ciad, e di aver "liberato dei terroristi". La Francia ha immediatamente negato queste accuse.