Il presidio della SPD, il partito socialdemocratico tedesco, ha designato all’unanimità il capo del Governo uscente Olaf Scholz quale candidato ufficiale per la cancelleria in occasione delle elezioni del 23 febbraio, nonostante la popolarità tanto del partito quanto del suo leader abbiano subito negli ultimi mesi duri colpi. La candidatura di Scholz dovrà ancora essere approvata dai delegati riuniti a congresso l’11 gennaio.
Germania al voto in febbraio
Telegiornale 12.11.2024, 20:00
Il 66enne ex sindaco di Amburgo si era già proposto al momento del crollo della sua coalizione con Verdi e liberali che durava dal 2021, per la defezione di questi ultimi a inizio novembre. Non pochi nei ranghi socialdemocratici, tuttavia, avrebbero visto di buon occhio un altro nome, quello di Boris Pistorius. Il ministro della difesa, tuttavia, ha nei giorni scorsi messo in chiaro di non essere a disposizione, spianando così la strada a Scholz.
Attualmente nei sondaggi la SPD si situa attorno al 15%, meno della metà del 33% fatto segnare dai conservatori della CDU e dietro anche all’estrema destra dell’AfD (al 18%). È però vero che anche la vittoria alle ultime elezioni, che aveva proiettato tre anni fa Scholz alla successione di Angela Merkel, era giunta smentendo i pronostici.
Scholz ha ribadito il suo sostegno all’Ucraina, ma spera anche di capitalizzare il pacifismo che è forte fra i tedeschi. con la decisione di negare a Kiev i missili Taurus in grado di colpire in Russia. Il 61% della popolazione approva questa decisione. Allo stesso tempo, la fascia di elettori che vede di buon occhio il dialogo con Mosca non è trascurabile. Di recente Scholz ha parlato al telefono con Vladimir Putin per la prima volta dopo due anni, ricevendo per questo critiche sia in patria, dai conservatori, che da Kiev.
Scholz chiama Putin
Telegiornale 15.11.2024, 20:00