I cileni si sono detti favorevoli a un cambiamento della Costituzione, risalente ai tempi della dittatura militare di Augusto Pinochet (1973-1990). Chiamati alle urne, oltre il 77% ha approvato la riforma, contro il 22% (l'affluenza è stata attorno al 50%). Oltre a ciò hanno deciso che ci vorrà una nuova Assemblea costituente per redigerla, che sarà composta interamente da cittadini eletti dal popolo.
Le proteste di piazza
L’esito del voto rappresenta una vittoria del movimento di protesta che da un anno, sui social e nelle piazze, chiedeva a gran voce un cambiamento del modello politico ed economico del paese, in cui vige ancora il principio di uno Stato minimo, del trionfo del libero mercato e delle scelte individuali rispetto all’azione collettiva. Un sistema che ha portato negli anni a una crescita economica a livello macro, ma pure a stipendi e pensioni troppo bassi. Una situazione che si è esacerbata con l’arrivo del coronavirus.
I tempi
Il percorso per vedere la nuova Carta è ancora lungo: le elezioni per i rappresentanti costituenti sono previste per aprile del prossimo anno.
Cile, cambia la costituzione di Pinochet
Telegiornale 26.10.2020, 13:30