Gli Stati Uniti riprenderanno con i palestinesi i rapporti diplomatici che erano stati tagliati dall'amministrazione Trump. Lo ha detto l'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield parlando al Consiglio di sicurezza dell’ONU.
"Da gennaio”, ha detto l'ambasciatrice, “il nostro impegno sul fronte diplomatico è stato quello di puntare a un progresso sostenibile verso la pace che si basi su consultazioni con entrambe le parti”.
“A questo scopo l'amministrazione Biden farà i dovuti passi per riaprire i canali diplomatici di comunicazione che erano stati chiusi durante la precedente amministrazione", ha aggiunto Thomas-Greenfield, ribadendo il sostegno alla soluzione dei due Stati e annunciando 15 milioni di dollari in aiuti alla Cisgiordania e alla Striscia di Gaza.
Delusione israeliana
Non si è fatta attendere la reazione dello Stato ebraico. L'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Gilad Erdan ha espresso la sua delusione dopo che Washington ha reso nota la ripresa degli aiuti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. "Ho espresso il mio disappunto e la mia obiezione alla decisione di rinnovare i finanziamenti all'UNRWA senza prima assicurarsi che determinate riforme, come l'arresto dell'incitamento e la rimozione dei contenuti antisemiti dal suo curriculum educativo, siano attuate", ha detto il diplomatico mercoledì in una dichiarazione.