La rivelazione del caso dei "Panama Papers" (quello delle società bucalettere panamensi che politici, vip e sportivi di tutto il mondo hanno usato per nascondere i loro patrimoni al fisco) ha ha fruttato un premio Pulitzer alla rete internazionale di giornalismo investigativo ICIJ, all'agenzia McClatchy e al Miami Herald.
Si sono imposti nella categoria riservata a servizi che hanno illustrato in modo efficace soggetti complessi. La ricompensa, alla 101ma edizione, viene attribuita solo a media statunitensi, ma il presidente del comitato che la assegna, Mike Pride, l'ha estesa indirettamente anche ad altri organi di stampa coinvolti, fra i quali gli svizzeri SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche.
In altre sezioni premiati fra gli altri Washington Post e Wall Street Journal, per i loro lavori sul presidente Trump, ma media più piccoli come il Charleston Gazette-Mail e l'East Bay Times. Il New York Times ne ha vinti tre su 14, fra cui "foto" e "reportage", mentre nella categoria regina del servizio pubblico hanno trionfato New York Daily News e fondazione Pro Publica con il racconto dell'espulsione discriminatoria di cittadini dalle loro case nella Grande Mela.
pon/ATS
Dal TG12.30
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