Il futuro del Sud Sudan dipende da come tratterà le sue donne, ha detto Papa Francesco in visita al più giovane Stato del mondo, ed uno dei più poveri e travagliati: il Sud Sudan, indipendente dal 2011 e subito devastato da una guerra civile che si è conclusa nel 2018 con centinaia di migliaia di morti e quattro milioni di profughi; due milioni sfollati all'interno del Paese e altri due rifugiati all'estero, per un Paese di 12 milioni di abitanti.
Accompagnato in uno storico pellegrinaggio ecumenico dall'arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, e dal capo della Chiesa presbiteriana di Scozia, il pontefice si è espresso a favore della ripresa del processo di pace ed ha richiamato l'attenzione del mondo sulle necessità umanitarie del paese.
"Chi non pratica la giustizia non è di Dio e neppure lo è chi non ama il suo fratello", ha ammonito Francesco.
Secondo i dati dell'UNICEF, il 75% delle ragazze sud-sudanesi non va a scuola perché i genitori preferiscono tenerle a casa e darle in sposa per una dote. La metà viene maritata prima dei 18 anni. La mortalità puerperale è tra le più alte del mondo. Durante la guerra civile stupri e violenze di gruppo sono state una pratica diffusissima tra tutte le milizie.
SEIDISERA del 04.02.2023: L'intervista di Gabriele Fontana al vescovo di Rumbeck
RSI Info 04.02.2023, 19:19
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