Nel Regno Unito gli esiti dell'inchiesta amministrativa sul Partygate chiamano in causa il vertice di Downing Street. Boris Johnson ha dichiarato di assumersi la "piena responsabilità" per queste feste organizzate nelle sfere istituzionali, in violazione delle restrizioni che erano state imposte nel Paese a causa della pandemia.
"Molti rimarranno sgomenti per il fatto che un comportamento di questo tipo abbia avuto luogo su questa scala nel cuore del Governo", si legge nel rapporto indipendente redatto dall'alta funzionaria Sue Gray e consegnato oggi, mercoledì. Il rapporto, che si articola in 37 pagine, comprende anche 9 immagini sui ritrovi sotto accusa. Alcune di esse concernono la festa per il compleanno del premier nel giugno del 2020 alla Cabinet Room: una violazione per la quale a Johnson e Rishi Suinak, cancelliere dello Scacchiere, sono già state inflitte multe dalla polizia. "Molti di questi eventi non avrebbero dovuto accadere", si legge ancora nella relazione.
Alcuni oppositori di Boris Johnson con cartelli di protesta all'esterno della sede del Parlamento
Viene anche ribadita la condanna al bere "eccessivo" di alcolici nelle sedi istituzionali: in occasione di un altro party, svoltosi nel dicembre del 2020, un responsabile di Downing Street aveva inoltrato un messaggio agli invitati, consigliando di uscire da una porta sul retro, visto l'avanzato stato d'ebbrezza di taluni di loro.
Dopo la pubblicazione dell'imbarazzante rapporto, il primo ministro si è recato alla Camera dei comuni per riferire e rispondere alle domande dei parlamentari. "Mi assumo la piena responsabilità per tutto ciò è accaduto sotto la mia responsabilità" ha dichiarato Johnson all'assemblea, aggiungendo, fra i fischi dei deputati dell'opposizione, di aver "appreso la lezione".
Keir Starmer, capo dell'opposizione laburista, ha chiesto le dimissioni di Johnson al fine di "restituire dignità" al Governo. "Non si può fare la legge e al tempo stesso infrangerla", ha dichiarato. Negli ultimi giorni le richieste di dimissioni all'indirizzo del premier si sono moltiplicate. Alcuni deputati accusano segnatamente Johnson di aver mentito al Parlamento: questione, questa, che è al centro di un'altra inchiesta.