Nonostante la pioggia e il dispiegamento di forze di polizia disposto da Madrid, nelle prime ore di domenica mattina centinaia le persone erano in fila fuori dai seggi elettorali a Barcellona, pronte ad esprimere il proprio voto sul referendum per l’indipendenza.
Con qualche ritardo rispetto al previsto le operazioni di voto sono iniziate verso le nove in diversi collegi elettorali.
Come previsto, la polizia spagnola è intervenuta in più occasioni per impedire la consultazione. Agenti sono entrati nel seggio elettorale dove era previsto votasse il presidente catalano, Carles Puigdemont a Girona, sfondando le porte che erano state chiuse dai cittadini. Stando a quanto pubblicato su diversi social network, gli agenti avrebbero anche sparato alcuni proiettili di gomma. Cresce la tensione.
Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha affermato che "dai tempi del franchismo" non si vedeva una repressione e una "violenza di Stato" come quella esercitata oggi dalle forze spagnole "contro la democrazia" in Catalogna.
ATS/bin
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