Reportage

Pozzi di petrolio abbandonati, una catastrofe ecologica silenziosa

Lo sfruttamento delle risorse fossili presenta il conto: negli USA, vi sono 3,5 milioni di “pozzi orfani” che continuano a inquinare

  • 19 dicembre 2023, 09:21
  • 12 settembre, 12:14
04:24

USA: petrolio i pozzi abbandonati continuano a inquinare

Telegiornale 18.12.2023, 20:00

Di: Massimiliano Herber (con Gaspard Kühn) 

Curtis Shuck può apparire un don Chisciotte. Ma non si muove tra le pagine di un romanzo, bensì nelle lande dell’ovest americano, come il Montana, e i suoi mulini a vento si contano a milioni. E inquinano. Sono i pozzi abbandonati dalle compagnie petrolifere. In gergo li chiamano “pozzi orfani”, perché non sono più di nessuno: o perché i giacimenti sono esauriti o perché chi aveva fatto le trivellazioni e li aveva sfruttati ha fatto bancarotta senza pagare i costi di chiusura. “Ogni volta che mi imbatto in un pozzo abbandonato, confessa imbarazzato, provo vergogna per il settore per cui lavoravo… come si può immaginare di andarsene lasciando le cose così?”.

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Curtis Shuck

  • RSI

Curtis ha superato l’età della pensione, per trent’anni ha lavorato nell’industria petrolifera, scovando giacimenti in tutto il Paese, ma da quattro anni ha avviato un progetto e creato un’ONG – la “Well Done Foundation” – per chiudere i pozzi abbandonati. Si stima che nei soli Stati Uniti vi siano quasi tre milioni e mezzo di queste pompe petrolifere abbandonate; quello che sta avvenendo da anni è una catastrofe ambientale silenziosa. La stragrande maggioranza di questi pozzi, infatti, non è stata chiusa, sigillata, correttamente e continua a rilasciare tonnellate di metano. Questi pozzi emettono l’equivalente di 3’155 automobili l’anno, ottanta milioni di metri cubi di CO2.

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Un intervento della Well Done Foundation nel Montana

  • RSI

L’operazione oltre che complessa è dispendiosa. Richiudere correttamente un pozzo costa circa 80’000 dollari; finora la Well Done Foundation è riuscita a finanziare questi interventi grazie a misure compensative come i crediti di carbonio o donazioni private, tra cui ad esempio la svizzera ABB. Da quest’anno però anche a livello federale si è deciso di intervenire: l’amministrazione Biden ha stanziato oltre quattro miliardi di dollari per bonificare miniere di carbone o pozzi di petrolio abbandonati.

Alcuni dei pozzi e delle pompe petrolifere abbandonate in Montana

Immagini: RSI

Grazie all’iniziativa avviata nel 2019 da Curtis Shuck ora si riesce a sigillare 200 pozzi l’anno. Non si offre soltanto manodopera e consulenza, ma si offre pure un modello di intervento per altri stati. Partiti dal nord del Montana, ora questa attività di bonifica avviene in altri sette stati (Washington, Colorado, Texas, New Mexico, Louisiana, Ohio e Pennsylvania). Curtis, industrioso e sorridente, guarda con soddisfazione quanto fanno sino ad oggi fedele al suo motto “One well at a time”, “Un pozzo alla volta… ora ne mancano solo un altro paio di milioni…

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