Il prezzo del petrolio è aumentato di circa il 10% dopo l'attacco alle raffinerie saudite della Saudi Aramco.
Fiammata del petrolio dopo l'attacco in Arabia Saudita
RSI Info 16.09.2019, 14:12
Il Brent ha segnato un +10,7% a 66,66 dollari con un picco in apertura di contrattazioni del 19,5% pari a un rialzo di 12 dollari al barile, il maggiore dall'introduzione dei future nel 1988. Il greggio WTI ha invece segnato un +9,6% a 60,1 dollari al barile.
Gli Stati Uniti, nel frattempo, si sono detti pronti a rispondere agli attacchi di droni che hanno colpito le due principali raffinerie del paese ma aspettano conferme da Riad. Lo ha affermato via twitter il presidente Donald Trump senza però chiamare in causa esplicitamente l'Iran.
Il suo omologo iraniano Hassan Rohani, nel frattempo, ha affermato di non avere in programma un incontro con il presidente statunitense a margine dell'Assemblea generale dell'ONU che si terrà la prossima settimana a New York. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha spiegato di non ritenere "che questo tipo di incontro avrà luogo in quell’occasione".
Dalla radio
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RG 12.30 del 16.09.2019 Il servizio di Andrea Ostinelli
RSI Info 16.09.2019, 14:44
RG 12.30 del 16.09.2019 Le conseguenze sul prezzo della benzina: il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 16.09.2019, 14:45
Gli attacchi alle raffinerie della Saudi Aramco sono stati rivendicati dai ribelli Huthi nello Yemen, sostenuti da Teheran. Il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo ha dato la colpa all'Iran e Washington sostiene la sua tesi con immagini satellitari, che non fugano i dubbi, mentre il regime degli ayatollah nega ogni coinvolgimento.
Le conseguenze in Svizzera
Telegiornale 16.09.2019, 22:00
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Telegiornale 16.09.2019, 22:00
Petrolio sotto alta tensione
Telegiornale 16.09.2019, 22:00
Petrolio turbolento
Telegiornale 16.09.2019, 14:30