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Processo per stupro contro Alves, primo di una nuova era

Cambio di paradigma in Spagna dopo l’approvazione della legge del “solo sì è sì”, una norma osteggiata dall’estrema destra di Vox

  • 10.02.2024, 06:57
  • 10.02.2024, 06:58
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Dani Alves in tribunale a Barcellona

Di: SEIDISERA/RSI Info 

È iniziato in Spagna, questa settimana, il processo al giocatore del Barcellona Dani Alves, accusato di aver stuprato una ragazza nel privè di un locale, nel dicembre del 2022. È il primo procedimento penale dopo l’approvazione della legge detta del “solo sì è sì”, una norma che si proponeva di cambiare il paradigma nelle denunce e nell’istruzione dei casi di violenza sessuale e che, in Spagna, è stata il motore di un cambiamento culturale. La RSI ne ha parlato con Mariangela Paone, collaboratrice da Madrid.

Come sono state vissute le prime giornate del giudizio e perché è considerato così importante in Spagna?

“C’è molta attesa per questo processo, si sono accreditati 270 giornalisti, con molta stampa internazionale. Il motivo non è solo la notorietà dell’imputato; questo processo è l’esempio di che cosa è cambiato e sta cambiando dopo l’approvazione della nuova legge, che elimina la distinzione tra abuso e aggressione sessuale, definendo stupro qualsiasi atto compiuto senza il consenso. Una legge che, ricordiamo, era nata dopo la grande mobilitazione sociale seguita al caso della “Manada” (il branco)o lo stupro da parte di cinque uomini di una diciottenne a Pamplona durante la celebre festa di San Fermino, nel 2016.

Fino ad ora si era discusso soprattutto degli effetti collaterali negativi del testo, che avevano portato a una sua modifica: scarcerazioni e riduzioni di pena avevano messo in ombra il contenuto della norma, che puntava a una maggiore attenzione per le vittime. Un cambiamento che già si sta vedendo nel processo, per esempio con la scelta dei giudici di procedere a porte chiuse o il divieto di pubblicare elementi che possano identificare la donna - per proteggerla la vittima ed evitare la “revictimización”, ovvero la vittimizzazione secondaria di chi denuncia e si trova sottoposto a tentativi di discredito o colpevolizzazione.

La donna che ha denunciato Alves aveva proprio questo timore e lo aveva dichiarato, all’epoca dei fatti, agli impiegati della discoteca. Questi ultimi l’avevano assistita e avevano applicato un protocollo anti-violenza che ha permesso il pronto intervento della polizia”.

Anche questo intervento del personale del locale è un esempio di come è cambiata o sta cambiando la percezione?

“Certamente è un sintomo del cambiamento; un effetto della sensibilizzazione dovuta al dibattito che si è creato attorno alla legge. È come se la norma avesse assunto, in qualche modo, un effetto pedagogico, prima e parallelamente al penale. Ed è un cambio che si è visto anche, per esempio, nel caso Rubiales. Un cambiamento che non avviene senza difficoltà, perché le resistenze sono molte, una sorta di corrente reazionaria contro quelli che sono considerati come successi del movimento femminista, una corrente alimentata anche dall’estrema destra di Vox che da sempre, per esempio, attacca le norme sulla violenza di genere e che ha votato anche contro questa nuova legge”. 

03:09

Definizione penale di stupro, l'esempio britannico

Telegiornale 01.11.2022, 21:00

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