Le rigide restrizioni adottate in Cina per contrastare la diffusione del coronavirus nel paese stanno creando forte malumore tra la popolazione. Numerose immagini diffuse su diversi canali social mostrano proteste e scontri con la polizia, avvenuti la notte scorsa a Guangzhou, il capoluogo del Guangdong. A creare tensioni, in particolare, lo stop alle attività non indispensabili deciso dalle autorità locali, che non permettono a numerose persone di recarsi al lavoro.
Diversi hashtag dedicati alle "rivolte" di Haizhu, uno dei tre distretti bloccati di Guangzhou, sono stati cancellati già questa mattina da Weibo, il Twitter cinese. Malgrado i massimi delle infezioni da aprile, la Cina ha annunciato venerdì un allentamento delle misure per combattere il Covid, negli sforzi di Pechino di contenere la crescente frustrazione di cui le scene violente di Guangzhou sono stata l'ultima dimostrazione.
Nel capoluogo del Guangdong, che ospita quasi 19 milioni di persone, il numero di casi in aumento ha alimentato la speculazione sull'allargamento dei lockdown su vasta scala.