Il saluto è stato estremamente cordiale, una forte e prolungata stretta di mano, il sorriso, i cenni verso i fotografi. Quanto trapelato dopo il faccia a faccia di tre ore accenna da entrambe le parti a un "dialogo amichevole" e "costruttivo", che ha portato alla creazione di gruppi di lavoro su diversi temi e che ha confermato che i due Paesi "restano molto vicini". Ma la rinuncia alla conferenza stampa insieme e alla dichiarazione comune prima del pranzo di lavoro di mercoledì all'Eliseo ha tradito le tensioni che hanno preceduto questo vertice: l'asse franco-tedesco, un tempo considerato il motore d'Europa, da qualche tempo non ha funzionato più come prima. Nelle relazioni fra Parigi e Berlino non sono mancati negli ultimi mesi i motivi di tensione e lo stesso portavoce del Governo transalpino Olivier Véran ha ammesso "difficoltà da superare".
La scorsa settimana una riunione di gabinetto dei due Governi che avrebbe dovuto tenersi proprio in questa giornata a Fontainebleau era stata rinviata sine die e con breve preavviso, per decisione francese.
A raffreddare i rapporti sono state soprattutto le questioni energetiche: la Germania, fortemente dipendente dal gas russo, è fra i Paesi europei che non vedono di buon occhio il cosiddetto "price cap", il tetto massimo al prezzo di acquisto. Inoltre, il suo piano da 200 miliardi per sostenere l'economia di fronte al caro bollette è visto da altri Stati membri dell'UE come un aiuto in grado di falsare la concorrenza.
Berlino, dopo aver a lungo trascurato la spesa militare, ha inoltre pianificato grandi investimenti di riarmo. Tuttavia, guarda a Israele o agli Stati Uniti per il suo futuro sistema di difesa antiaerea, trascurando il francese Mamba.
Partita Angela Merkel, infine, Macron dei due partner è ora quello con la maggiore esperienza internazionale e male ha digerito che nei suoi due ultimi discorsi Scholz abbia appena citato (al vertice di Praga) o addirittura completamente ignorato la Francia (al congresso dei socialdemocratici europei a Berlino). D'altra parte, anche il presidente francese è responsabile di perlomeno uno sgarbo: aveva presentato da solo - senza consultare il vicino - l'idea di comunità politica europea poi appoggiata anche dalla Germania.
RG 12.30 del 26.10.2022 La diretta di Chiara Savi
RSI Info 26.10.2022, 18:40
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