Carles Puigdemont e i 13 membri del suo Governo che come lui sono sotto indagine per presunta ribellione sono stati convocati per essere interrogati dalla giudice Carmen Lamela della Audiencia nacional, corte con giurisdizione su tutto il territorio spagnolo.
La magistrata, che due settimane fa ha ordinato la detenzione per supposta sedizione di Jordi Sanchez e Jordi Cuixant, altri capofila dell'indipendentismo catalano, s'è dichiarata competente per istruire la denuncia presentata dalla procura generale dello Stato. Una procedura parallela è stata avviata contro la presidente del "Parlament" Carme Forcadell e altri cinque deputati. Tutti rischiano fino a 30 anni di carcere.
Una strategia, quella della giustizia nazionale, che viene criticata da più fronti. D'incriminazione giuridicamente infondata e d’interpretazione politica del codice penale ha parlato l'avvocato dell'ex capo dell'Esecutivo catalano il quale ricorda che, perché si possa parlare di ribellione, dev’esserci un sollevamento popolare violento. Una mossa che è bocciata pure dal costituzionalista Diego Lopez Garrido.
ANSA/dg