Il lanciamissili utilizzato per abbattere l'aereo MH17 nel luglio del 2014 nei cieli sopra l'Ucraina - costato la vita a 298 persone a bordo - faceva parte delle forze armate russe. Queste le dichiarazioni di una squadra internazionale di esperti che porta avanti da quattro anni un'inchiesta e di pubblici ministeri che hanno ridotto da 100 a "poche decine" il numero di persone sospettate.
Hanno poi precisato che l'analisi delle immagini video permette di stabilire che il missile proveniva da un'unità militare con sede in Russia.
Wilbert Paulissen, responsabile della polizia criminale olandese, ha detto che il missile Buk-Telar era dalla 53esima brigata missilistica antiaerea, che ha sede nella città russa di Kursk. "Tutti i veicoli appartenenti al convoglio che trasportava il missile facevano parte delle forze armate russe", ha detto in una presentazione dei risultati intermedi della lunga indagine. La Russia, che sostiene i ribelli separatisti nell'Ucraina orientale, ha negato qualsiasi ruolo nell'incidente dell'MH-17.
ATS/sdr