La presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si è recata venerdì a Bucha, la piccola città a nord-ovest di Kiev, che è diventata un simbolo delle atrocità della guerra in Ucraina, e ha detto che la morte dei civili nella città ucraina ha mostrato il "volto crudele" del presidente russo Vladimir Putin, impegnandosi a sostenere Kiev nella sua difesa del "confine dell'Europa".
"Qui è successo l'impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città. Qui a Bucha abbiamo visto l'umanità andare in frantumi. Tutto il mondo è con Bucha oggi", ha detto Ursula von der Leyen in un incontro con la stampa nel corso della sua visita, accompagnata dall'alto rappresentante per la Politica estera dell'UE, Josep Borrell e dal primo ministro slovacco, Eduard Heger.
I tre funzionari si sono raccolti davanti ai corpi estratti da una fossa comune, vicino a uno dei luoghi dove gli investigatori forensi hanno iniziato a riesumare le spoglie dei civili uccisi.
Da quando le truppe russe si sono ritirate si continuano a rinvenire corpi di civili trucidati, con segni di torture, anche su donne e bambini. Le autorità ucraine e occidentali hanno denunciato i "crimini di guerra" da parte dei soldati russi. Da parte sua la Russia continua a negare di aver preso di mira i civili.
Mentre i leader dell'UE stavano per arrivare a Kiev, almeno 50 persone (tra i quali 5 bimbi) sono state uccise e molte altre sono state ferite da missili lanciati contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk, piena di civili in fuga dalla minaccia di una grande offensiva russa nell'est del Paese; un atto "disumano" denunciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma per il quale Mosca nega la rsponsabilità.
Attacco a Kramatorsk
Telegiornale 08.04.2022, 14:30
NOT 11.00 del 08.04.22 - La testimonianza di Cristiano Tinazzi da Kramatorsk
RSI Info 08.04.2022, 13:26
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