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Quinto emendamento per Flynn

L'ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump non consegnerà al Senato i documenti richiesti relativi al Russiagate

  • 23 maggio 2017, 00:41
  • 23 novembre, 05:36
Si era dimesso lo scorso 18 febbraio

Si era dimesso lo scorso 18 febbraio

  • keystone

Michael Flynn non consegnerà alla commissione intelligence del Senato i documenti richiesti relativi al Russiagate. L'ex consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump si è appellato al quinto emendamento. Una decisione, riferiscono fonti vicine al politico statunitense, dettata dalla necessità di difendersi da un'eventuale autoincriminazione nell'ambito dell'indagine sui presunti contatti tra l'entourage di Trump e rappresentanti russi, che avrebbero dato luogo a eventuali intromissioni di Mosca nelle elezioni USA.

Flynn si era dimesso dal suo incarico dopo soli 18 giorni dall'insediamento del presidente alla Casa Bianca, dopo aver taciuto il contenuto dei suoi colloqui con l'ambasciatore russo in USA.

Il generale si era detto in precedenza disposto a cooperare con la commissione ma aveva chiesto l'immunità per salvaguardarsi da un "procedimento ingiusto", richiesta che non è stata accettata dal Congresso.

ATS/CaL

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