Il Senato americano ha adottato un progetto di legge per il controllo delle armi. Approvato con 65 voti a favore contro 33, prevede una serie di restrizioni sulla possibilità di possederle e miliardi di dollari per finanziare la salute mentale e la sicurezza nelle scuole. Ha buone possibilità di passare senza problemi anche alla Camera dei rappresentati oggi, venerdì. Rappresenta un primo passo concreto, dopo decenni di discussioni, per chi lotta per un controllo più deciso di questo settore.
La notizia giunge qualche ora dopo che la Corte Suprema ha bocciato (sei contro tre) una norma in vigore nello Stato di New York dal 1913 che permette il porto d’armi in pubblico solo a chi ha ottenuto un’apposita licenza. Il Secondo emendamento, ha giustificato la Corte nell’opinione di maggioranza, tutela il diritto di qualunque cittadino di portare in pubblico armi per l’autodifesa anche se privo di una licenza.
La NRA, l’influente lobby delle armi, ha esultato e su Twitter ha parlato di vittoria. Al contrario, il presidente Joe Biden si è detto profondamente deluso, mentre la governatrice di New York, Kathy Hochul, ha definito vergognosa la decisione della massima istanza giudiziaria del paese. Una decisione che porterà più armi nelle strade d’America, che soltanto l’anno scorso hanno ucciso 45’000 persone e che sono diventate la prima causa di morte tra bambini e adolescenti americani.