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Rohingya, l'ONU ora indaga

Via libera alla creazione di una commissione d'inchiesta sulle violenze contro la minoranza musulmana birmana

  • 24 marzo 2017, 13:10
  • 23 novembre, 06:19
Le Nazioni Unite vogliono vederci chiaro

Le Nazioni Unite vogliono vederci chiaro

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L’ONU ha deciso venerdì di creare una commissione indipendente d’inchiesta sugli abusi commessi in Myanmar ai danni della minoranza musulmana dei rohingya. Le violenze sono considerate come “possibili crimini contro l’umanità”.

Il Consiglio dei diritti dell’uomo, con una risoluzione, ha incaricato il proprio presidente di nominare i membri del gruppo chiamato a far luce sulle denunce relative a detenzioni arbitrarie, torture, violenze sessuali, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate o ancora deportazioni messe in atto dalle forze di sicurezza birmane. Il rapporto d’indagine verrà consegnato entro un anno.

Già l’alto commissario Zeid Raad e l’inviato speciale per il Myanmar Yanghee Lee, appoggiati anche dalla Svizzera, avevano chiesto un’inchiesta internazionale, ma il Governo birmano chiedeva tempo così da portare a termine il lavoro del proprio gruppo inquirente.

Al paese asiatico vengono riconosciute riforme politiche ed economiche “positive” e l’avvio delle indagini sui crimini perpetrati contro la minoranza, ma gli si chiede pure di rimuovere le restrizioni al movimento nello Stato di Rakhine, al confine con il Bangladesh, e di far rientrare deportati e rifugiati.

ATS/dielle

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