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Scaduto l’ultimatum di Musk ai dipendenti pubblici

Duemila dipendenti federali avrebbero dovuto rispondere al miliardario, nominato da Trump a capo del nuovo dipartimento dell’efficienza, elencando le attività svolte nei 7 giorni precedenti

  • Oggi, 12:31
  • Un'ora fa
01:54

RG 12.30 del 25.02.2025 Il servizio di Camilla Camponovo

RSI Info 25.02.2025, 12:20

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Di: Radiogiornale/M. Ang. 

Una mail di poche righe inviata sabato pomeriggio. E una richiesta molto chiara: elencare in cinque punti i risultati lavorativi della settimana precedente. Data di scadenza per rispondere alla mail: lunedì 24 febbraio a 00:00, ovvero poche ore fa. Sul social di sua proprietà X, Elon Musk, nominato da Trump a capo del nuovo dipartimento dell’efficienza (DOGE), ha precisato che la mancata risposta alla sua mail sarebbe stata considerata come una dimissione dei dipendenti federali. La richiesta è stata inviata a 2,3 milioni di dipendenti e ha generato preoccupazioni, scatenando un grande caos e suscitando forti critiche. Migliaia di dipendenti federali hanno richiesto immediatamente una consulenza legale per capire come agire rapidamente di fronte all’ultimatum dato da Musk. La reazione di diverse agenzie federali è stata immediata. Alcune, come la NASA, responsabile del programma spaziale, hanno invitato il personale a rispondere rapidamente per evitare il licenziamento. Altre invece, come l’FBI, l’agenzia di polizia federale ed intelligence, il Pentagono, il Dipartimento di Giustizia, il Dipartimento di Stato, hanno invece chiesto ai dipendenti di ignorare la mail di Musk, per evitare di compromettere informazioni riservate e sensibili.

Un gruppo di sindacati ha presentato una causa contro Musk, sostenendo che la sua mail rappresenti una violazione delle leggi federali. E alcuni legislatori democratici hanno chiesto un’indagine sul ruolo di Musk nella gestione dei dati governativi. L’iniziativa di Musk, sostenuta dal presidente USA Trump, si inserisce nel piano di taglio dei costi pubblici voluto dal presidente statunitense con l’intento di snellire la burocrazia federale, riducendo anche il personale. Cosa potrebbe accadere ora ai dipendenti federali che non hanno risposto all’ultimatum di Musk non è ancora chiaro. Bisognerà attendere i prossimi giorni per capire quale sarà l’esito delle numerose azioni legali e se la richiesta violi effettivamente le leggi federali e i regolamenti interni di ciascun dipartimento federale.
                

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