Sono almeno 15, in Sudan, riferisce l'associazione "Medici per la democrazia", le persone uccise mercoledì nella repressione delle proteste contro il golpe dello scorso 25 ottobre. Undici sono i morti nella sola periferia della capitale Khartoum, dove centinaia di dimostranti stanno ancora marciando.
Le vittime sono state uccise a colpi d'arma da fuoco dalle forze di sicurezza intervenute per disperdere cortei organizzati, nonostante il blocco totale delle comunicazioni disposto nel Paese dai militari.
Sale così a 34, tra cui tre adolescenti, il numero delle persone che hanno finora perso la vita nel Paese a causa della repressione. Centinaia i feriti. La situazione è assai imperscrutabile dato che i militari, oltre a bloccare la rete internet, hanno anche criptato tutte le comunicazioni telefoniche.